Come Comportarsi alla Dogana

Se finalmente avete deciso di trascorrere le vacanze al di fuori del territorio nazionale o se per ragioni di lavoro siete costretti a varcare i confini italiani, molto probabilmente avrete a che fare con la dogana. Dato che nessuno ci insegna come comportarci in merito ho pensato di scrivere questa semplice guida.

Uno dei primi errori che si fa quando si va in paesi stranieri è quello di pensare che qualsiasi souvenir decidiate di comprare nel paese in questione potrà tranquillamente passare il confine. Purtroppo molti oggetti sono legalmente commercializzabili in un paese e banditi in un altro (per esempio l’avorio, oggetti in pelle di coccodrillo o ricavati dalle tartarughe).

Non basta che i vostri ricordi delle vacanze siano stati comprati con l’accompagnamento di documenti CITES o che siano oggetti naturali (per esempio corallo o conchiglie). Se dovessero trovarvi in possesso di tali oggetti o di animali appartenenti a specie controllate o in via d’estinzione rischiate grosse multe.

Se siete costretti per motivi di ricerca ad importare specimen appartenenti a quest’ultima categoria dovete prima consultare la specifica normativa emanata nel paese d’origine e nei vari paesi che attraverserete. Fatto ciò produrrete i documenti richiesti. Potreste anche chiedere conferma circa la legalità dell’importazione degli oggetti anche alle autorità preposte, ai nuclei operativi e ai servizi cities. Per prevenire spiacevoli equivoci la cities ha rilasciato anche un apposito manuale operativo utile in tal senso. Il manuale fa riferimento al Regolamento (CE) n. 338/97 e alle successive modifiche in materia.

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